Axia all'estero
AXIA ALL'ESTERO:
AIMS INTERNATIONAL VIETNAM
AXIA in Vietnam? L’unione fa la forza
Giuseppe era – nella memoria di Enrico – uno degli studenti più brillanti che avesse avuto. Apparentemente sempre scanzonato e capace di godersi la vita, quando però si iniziava a parlare di cose serie, invariabilmente emergeva un livello di competenze due spanne sopra i suoi compagni. Curioso, figlio di quegli imprenditori del turismo che riescono a trasformare il sud in un paradiso per chi vuole scoprire la parte più bella e accogliente del nostro Paese, aveva sempre manifestato un istinto per tutto ciò che poteva farlo crescere culturalmente e professionalmente. Era un membro del primo gruppo di studenti che Enrico aveva portato negli Stati Uniti inaugurando un fruttuoso rapporto di collaborazione tra l’Università Cattolica e la Bentley University, a Waltham (Boston). Aveva anche lavorato un po’ con Axia prima di trovare la sua strada.
Ci eravamo persi un po’ di vista, quando alla fine del 2018 ricevemmo una telefonata: “Sono Giuseppe, vorrei raccontarvi una storia e farvi una proposta: ci vediamo?” La risposta non poteva che essere un invito per un pranzo nella “nostra” trattoria, da Boris. Quando ci vedemmo fu come se non fossero passati che un paio di giorni dall’ultima volta. Giuseppe si era fidanzato con Bernie, una ragazza croata intraprendente come lui, e insieme avevano deciso che l’Intelligenza Artificiale era LA frontiera. In Occidente la richiesta di programmatori nel settore è costantemente superiore all’offerta. Che fare? Andare in Vietnam, un Paese con quasi 100 milioni di abitanti, mediamente giovanissimi, con un livello culturale elevatissimo e una grande voglia di fare e di riuscire: il paradiso per una start-up. Detto, fatto. E dopo 4 anni di esperienza, Giuseppe era venuto a trovarci perché, sapendo come lavoravamo, era certo che sarebbe stato facile esportare il nostro modello operativo in Vietnam. Perché, dopo aver avuto successo nell’aprire una start-up per la produzione di software (che allora aveva 30 dipendenti, in crescita), non ripetere la storia creando una filiale di AXIA in Vietnam? E’ bastato un viaggio in questo straordinario Paese, così simile, per tanti versi, all’Italia, per partire.
Siamo stati incredibilmente tempestivi: dopo 6 mesi di formazione in AXIA Anh, una brillante vietnamita venuta in Italia per finire il percorso accademico, salta su un aereo e si trasferisce a Ho Chi Minh City per aprire gli uffici. E la tempestività? Poco dopo l’arrivo di Anh scoppia la pandemia del Covid-19. Siamo riusciti a lavorare per due anni sviluppando e rinforzando VinAXIA (il nome che avevamo scelto per la nostra start-up), anche se la crescita non era quella che ci aspettavamo. E qui ancora una volta il caso ci mette lo zampino. Pochi anni dopo la sua nascita AXIA aveva iniziato a collaborare con AIMS International Italia, una società che operava sullo stesso mercato. I due fondatori delle rispettive società (Enrico per AXIA, Pierangelo Favero per AIMS) erano stati colleghi in Mercuri Urval, dove, oltre a essere diventati amici, avevano imparato a rispettare le reciproche competenze. Periodicamente capitava che le due società cooperassero su progetti comuni. Quando verso la fine del 2021 è capitata una nuova opportunità di collaborazione, Enrico è andato a sbirciare sul sito di AIMS International per vedere se esistesse già una sorella in Vietnam e quando ha visto che il Paese era scoperto, ha chiesto a Pierangelo se avesse un senso chiedere ad AIMS che VinAXIA potesse entrare nel network. Se avete aperto questa finestra sapete già com’è andata a finire: AXIA e AIMS Italia si sono alleate per creare più opportunità di crescita e consolidamento della società vietnamita, e AIMS International Vietnam ha beneficiato di questa alleanza, crescendo e rinforzandosi.